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ACQUAVIVA delle FONTI |
ab. 21.699
esten. 131 kmq
alt. 296 m
CAP 70021
26 km da Bari
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Località della Murgia sud barese situata
al centro di una
zona ricca di falde acquifere, il suo nome, appunto, deriva dalla presenza, nel
territorio, di sorgenti perenni.
Centro agricolo con presenza di piccole industrie
(calzaturiero e tessile) |
Sacro & Profano
Festa della Madonna di Marzo Primo
martedì del mese. Liturgie antiche che
terminano il martedì successivo con un
enorme falò.
Festa di S. Giuseppe (19 marzo)
Celebrazioni liturgiche con falò.
Festa di S. Eustachio (20 maggio)
Liturgie e festeggiamenti civili
Mostra Mercato Artigianato Agosto
terza decade.
Festa della Madonna
di
Costantinopoli Primo martedì di settembre. Festeggiamenti in
onore della santa patrona, corteo storico in costume (mercoledì successivo), "'u
pallone de la Madonne" (celebre per le sue dimensioni e per la tecnica
di lancio).
Sagra del
Calzone di Cipolla Terza domenica di ottobre. Una fetta di calzone di cipolla e
ricotta forte , un pezzo di agnellone al fornello e..un bicchiere di vino a 18 gradi |
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CENNI STORICI |
Grazie ad alcuni recenti scavi archeologici, si è potuto stabilire che
intorno al IV-V sec. a.C. linsediamento antico era raccolto presso unaltura
situata a pochi chilometri dallabitato attuale. Sempre in base a queste ricerche si
è potutto stabilire che intorno al VI-VII sec. d. C. i residenti si dislocarono in un
complesso di casali e villaggi, tra i quali Sactus Eramus, Ventarum, Sanctus Elias,
Conectum, Malanum, Cassanum e, infine, Aquaviva (senza la c). E dunque verosimile
che questultima località divenne con il trascorrere del tempo il polo di attrazione
di tutta la comunità locale per via della presenza di ricche falde acquifere. Nel periodo
normanno-svevo, Acquaviva conobbe una fase di dinamismo sociale ed economico, così come
testimonia la costruzione del Castello, e della Cattedrale (anno 1158),
questultima dedicata alla Vergine Assunta e al martire romano del II sec. S.
Eustachio, proclamato patrono. Tale favorevole congiuntura iniziò ad attenuarsi con
linizio del regno di Carlo dAngiò, che donò la cittadina ad uno dei suoi
funzionari di lingua francese. Soggetta a distruzioni da parte di incursori saraceni, e
ridotta al rango di compenso per una nutrita serie di feudatari, in epoca moderna fu
assoggettata alle famiglie dei Del Balzo e degli Acquaviva dAragona, conti di
Conversano. Ultimi feudatari furono i De Mari, i quali signoreggiarono sul territorio per
circa 150 anni, fino al 1806, anno in cui il regime feudale fu abolito.
Il centro storico è di evidente tessitura medievale, pur
avendo subito nel corso dei secoli una serie di rimaneggiamenti. Tra gli edifici di
maggior pregio è da ricordare limponente Cattedrale (fra le quattro
basiliche palatine in Puglia) dalle forme romaniche, edificata sotto il re normanno
Ruggero II e in parte ricostruita tra il 1529 e il 1594. Il municipio è oggi ospitato nel
Palazzo del Principe, magnifico complesso di circa 300 stanze, un tempo residenza
fortificata eretta dalla famiglia De Mari nel XVII secolo. La costruzione ingloba notevoli
avanzi delle torri appartenenti al distrutto castello normanno. |
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