La battaglia di Canne
e la campagna annibalica in Puglia
nel contesto della seconda guerra punica

Introduzione La battaglia di Canne, il solenne respiro della storia
-La cittadella di Canne e lo svolgimento della battaglia
-Nel contesto della seconda guerra punica
-Nella penombra medioevale una lunga storia

fra sferragliare d'armi e costruzione di templi
-La cittadella dimenticata
-Si riaccendono i riflettori su Canne
-Da Canne della Battaglia alla battaglia di Canne
-Questo libro
-Fonti della ricerca
-Dare ali alla nostra immaginazione

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 Cap. I La prima guerra punica: la conquista della Sicilia
-Antefatti di un conflitto plurisecolare
-Il pretesto della guerra
-Le vere ragioni della guerra
-L’occupazione di Messina, una vittoria illusoria
264
-Nuovo sbarco in Sicilia e compromesso con Gerone
263
-La resa di Agrigento
262
-La vittoria navale di Milae (Milazzo)
260
-L’inutile conquista della Sardegna e della Corsica
259
-La vittoria navale di Eraclea Minoa
256
-La fallimentare spedizione in Africa e la disfatta di Tunisi
255
-I disastri navali di Capo Passero e Palinuro
255-252
-Assedio e conquista di Palermo
254
-L’ambasceria di Attilio Regolo
250
-L’assedio di Lilibeo (Marsala)
249-241
-Amilcare Barca contrattacca sulle coste tirreniche
247
-La vittoria navale delle Egadi
241
-La nave punica di Marsala
-La fine della guerra e i prodromi di un nuovo conflitto
-Il giovane Annibale

Conquiste di Roma fra le due guerre
-L’annessione della Sardegna e della Corsica
-La guerra illirica contro i pirati bardèi
-La conquista della Gallia Cisalpina
 Cap. II La seconda guerra punica: il primato sul Mediterraneo
Sagunto, il
pretesto della guerra
-Antefatti
-Amilcare Barca conquista la Spagna
-Asdrubale ne consolida la conquista
-Il giovane Annibale in Spagna
-L’assedio e la resa di Sagunto
-Roma si prepara alla guerra, mentre Annibale affretta i preparativi per l’invasione

L’invasione annibalica
-In marcia per l'Italia, verso la rivincita
maggio 218
-L’attraversamento delle Alpi autunno 218
-La battaglia del Ticino nov. 218
-La battaglia della Trebbia
18 dic. 218
-Gli accampamenti invernali e il saccheggio di Vittùmula
-L’attraversamento degli Appennini verso l'Etruria
marzo 217
-Una battaglia senza nome ai piedi dell'Appennino
-Scipione, in Spagna, sconfigge Annone ed Asdrubale
-Sotto cattivi auspici, Roma s'appresta alla difesa della Repubblica
-Gli eserciti romani si accampano ad Arezzo e Rimini
per sbarrare la strada alla  marcia dell'esercito cartaginese
-Annibale completa l'attraversamento degli Appennini.
Entra in Etruria attraversando le plaghe paludose della valle dell'Arno
-Annibale perde la vista dell'occhio sinistro
-S’accampa a Fiesole di cui devasta il territorio
per provocare a battaglia il console Flaminio
-La battaglia del Trasimeno
21 giugno
-Per arginare la irresistibile avanzata cartaginese Roma nomina Quinto Fabio Massimo dittatore
-Da Spoleto ad Ortona, nel vano tentativo di conquistare l'Italia centrale
-Annibale entra per la prima volta in Apulia e devasta le città di Lucera ed Arpi
-Quinto Fabio Massimo sulle tracce di Annibale
-Annibale attraverso l'Irpinia entra nel Sannio, devasta il Beneventano e penetra in -Campania, diretto a Capua
-Casilinum anziché Casinum, un errore che per poco non gli costa caro
-Appena a due miglia: mai così vicini
-Annibale scampa ad un agguato ... utilizzando un esercito di buoi inferociti
-Dalla Trebbia a Canne
 Cap. III Annibale scende in Puglia
-Annibale assedia ed espugna Gereonio, i Romani
s'accampano presso Larino
-Fabio Massimo a Roma difende la sua tattica "temporeggiatrice"
-Fabio Massimo, nella battaglia di Gereonio, salva l'esercito dalla disfatta
-Un autunno tranquillo negli accampamenti mentre a Roma
s'accende la   campagna elettorale
-L’elezione dei nuovi consoli
dicembre 217
-L'interregno gennaio-15 marzo 216
-L’interregno si protrae per consentire la costituzione dell'esercito italico
-La partenza dei nuovi consoli per la Puglia
e le raccomandazioni di Fabio  Massimo a Paolo Emilio
-L’arrivo a Larino dei nuovi consoli
-Annibale abbandona Gereonio e s'inoltra in Puglia
 Cap. IV Preliminari di una disfatta
Gli accampamenti

-Annibale occupa Canne e s'installa nel territorio circostante
-Gli accampamenti di Annibale
-La marcia dell'esercito romano da Larino a Canne
-Gli accampamenti romani
-Annibale arringa i suoi e dalla collina di S. Mercurio
mostra lo scenario favorevole della battaglia
-Le scaramucce della vigilia
Gli schieramenti
-Bandiera rossa sulla tenda del pretorio
-Lo schieramento dell'esercito romano
-Lo schieramento dell'esercito cartaginese
-La scelta del terreno della battaglia e il ruolo del vento Volturno e del sole
-L’estensione degli schieramenti e il loro orientamento
-La localizzazione dell'area dello scontro e le quattro fasi della battaglia
-Una vecchia diatriba: se la battaglia si sia svolta
sulla riva destra o su quella sinistra dell'Ofanto
 Cap. V La battaglia di Canne
Una disfatta in quattro tempi

A – Lo schieramento iniziale
B – Lo sfondamento della fanteria al centro
-L’azione travolgente della cavalleria punica sulle ali
C – La verticalizzazione dell'attacco romano e l'inizio dell'accerchiamento
D – Completamento dell'accerchiamento

      nelle vallette intercollinari e massacro finale
-Il vaticinio di Gneo Marzio
Le perdite
-La stima dei caduti
-I superstiti: metà fuggiaschi, metà prigionieri
-La resa degli accampamenti romani
-Canne, nel racconto di Livio, "un cumulo di disfatte"
-La rievocazione di Ennio
-Parla Annibale
-Il fascino della battaglia di Canne
-Il mistero dei morti di Canne
-I morti cartaginesi
-I morti romani
-La lapide del console Paolo Emilio
 Cap. VI Canne, modello di arte militare. La controversa ubicazione
Canne, modello di arte militare

-Con la precisione di un orologio
-Il campo di battaglia
-La dinamica dello scontro
-Canne ricorda la vittoria di Alessandro ad Arbela
-Come una partita a scacchi
-L’influsso sull'evoluzione dell'arte militare moderna
-Esempi di applicazione strategica: da Austerlitz alla battaglia del Golfo
-Quattro oppure otto le legioni presenti a Canne?
-Le legiones cannenses: codarde a Canne, si riscatteranno a Zama
-La strategia di Annibale, vincente a Canne sul piano militare
-La tattica annibalica: il profilo del genio
-Le simulazioni della battaglia
La controversa ubicazione
-Va bene la riva destra, però … La discutibile localizzazione del Kromayer
-La scoperta dell'antico alveo del fiume
-Dopo lo spostamento dell'alveo fluviale, molti sinistrofili diventano destrofili
-Alcune considerazioni conclusive
-La ricostruzione del generale Ludovico: in cauda venenum
-La battaglia di Canne continua
 Cap. VII  Dopo Canne
Dopo Canne
in Puglia e a Roma
-Tra cinque giorni banchetterai sul Campidoglio
-I superstiti riparano a Canosa e Venosa
-Il tribuno militare Publio Sempronio Tuditano
-Publio Scipione, il giovane tribuno militare della seconda legione
-La nobildonna canosina Paola Busa
-Varrone raggiunge Scipione a Canosa
-La reazione di Roma alla notizia della rotta di Canne
-Terenzio Varrone comunica per lettera la disfatta
-Marco Claudio Marcello mandato a Canosa
-Riti di espiazione per placare l'ira degli dei
-Annibale, a Canne, decide la sorte dei prigionieri
-Annibale manda un’ambasceria a Roma per proporre lo scambio dei prigionieri
-La perorazione del portavoce dei prigionieri: mucchi di cadaveri di soldati ricoprono la pianura di Canne
-La risposta di Tito Manlio Torquato
-Il ritorno a Roma di Terenzio Varrone
-Annibale, per ritorsione, organizza a Canne giochi gladiatori fra prigionieri
-Le citta’ pugliesi dopo Canne
-Tra lealismo e defezione il comportamento degli alleati italici di Roma dopo la disavventura cannense
-Le aree d’influenza romana e punica nel Mezzogiorno durante la guerra annibalica
Canusium e Bardulos
-La struttura territoriale satellitare di Canosa e
l'alto prezzo pagato per la sua fedeltà a Roma
-La fedele Canusium soppianta Arpi e Salapia,
ma ha necessità di un porto per i suoi commerci
-Bardulos al tempo della guerra annibalica
-Da pagus illirico, a vicus satellitare canosino
-Bardulos, nata dalla persecuzione di Alessandro, cresce
in seguito alla devastazione di Annibale
-Quei predatori di Annibale scorrazzanti da Canne
-Il Caricaturo di Canosa, il primo molo dell’antica Barletta
 Cap. VIII La guerra in Campania: dalle battaglie campali alla guerra di logoramento
Gli ozi di Capua e le prime sconfitte cartaginesi

-Annibale tenta invano di occupare Napoli
-Un'ambasceria campana raggiunge il console Terenzio Varrone a Venosa
-Gli ozi di Capua
-La leggenda degli ozi di Capua fabbricata dalla propaganda romana
-Magone annuncia a Cartagine la vittoria di Canne e ottiene rinforzi
-Marcello occupa Nola e conquista la fiducia di Banzio,
capo della fazione filocartaginese, reduce di Canne
-Annibale saccheggia ed incendia Nuceria
-Marcello vince la prima battaglia di Nola
-I Romani resistono valorosamente a Casilino
mentre Annibale ricorda invano ai suoi il valore dimostrato a Canne
-Il Senato decide di reintegrare i suoi ranghi. Il console Varrone
richiamato a Roma per nominare il dittatore ad acta
-Gli spostamenti del console Caio Terenzio Varrone
Cuma, Nola, Capua: la guerra in Campania s'infiamma
-Le magistrature del 215: designati consoli Gracco e Postumio
-Prima ancora di prendere possesso della carica,
il console Postumio trucidato in Gallia
-Il console designato Sempronio Gracco relaziona sugli eserciti.
I reduci di Canne, di stanza a Canosa, destinati in Sicilia
-Insediato il console Sempronio Gracco. I soldati di Canne privati della paga
-Con l'elezione di Marcello, affidati i nuovi comandi militari.
Il pretore Valerio Levino mandato in Puglia per rilevare i reduci di Canne-I reduci
superstiti di Canne
-I Campani tentano di conquistare Cuma estate 215
-Marcello vince la seconda battaglia di Nola
-Annibale sverna ad Arpi
-Il poco agevole porto di Salapia
-Quinto Fabio Massimo inizia l'assedio di Capua. I campioni Taurea e Asello
si sfidano a singolar tenzone
-Il console S. Gracco dirotta l'esercito da Lucera a Brindisi
-I Romani prevalgono in Lucania, Irpinia e nel Salento, i Cartaginesi nel Bruzzio e    in Sicilia
La guerra fuori dalla Penisola
-La campagna di Spagna. La vittoria degli Scipioni ritarda l'arrivo
dei rinforzi   cartaginesi
-Smascherati gli accordi fra Annibale e Filippo di Macedonia.
I reduci di Canne imbarcati a Taranto con compiti di perlustrazione
-La vittoriosa campagna in Sardegna
-Incursione del pretore Otacilio dalla Sicilia in Africa

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 Cap. IX Fra Apulia e Campania Annibale stretto fra due fuochi
Una guerra su più fronti

-Le magistrature dell'anno 214: il ricordo della disfatta di Canne
induce ad un ripensamento
-Il Senato mette in campo diciotto legioni
-Il conflitto s'allarga sul fronte campano. La battaglia di Benevento
-La terza battaglia di Nola, una vittoria a metà, e avrebbe potuto invece
essere la rivincita di Canne!
-Fabio Massimo e Claudio Marcello conquistano Casilino. Passati
per le armi 25.000 nemici
-Annibale fissa a Salapia gli accampamenti invernali e frequenta una donna
di facili costumi
-Un amore di Annibale a Salapia
-Annibale s’avvicina invano alle mura di Taranto
-Annibale, da Salapia, ordina di devastare l'agro salentino
dove fa catturare migliaia di cavalli
-I censori condannano i fuoriusciti di Canne
-La guerra fuori dalla Penisola
-La Sicilia dopo la morte di Gerone II. Il nipote Geronimo offende
gli ambasciatori ricordando Canne
-Il console Claudio Marcello
-Le ingegnose diavolerie di Archimede
-In Spagna continuano i successi degli Scipioni
-La guerra contro Filippo di Macedonia
 Cap. X Il teatro di guerra si sposta in Puglia
Roma conquista Arpi

-Le magistrature dell'anno 213: chiamato al consolato Quinto Fabio Massimo
-Dasio Altinio offre Arni ai Romani
-Annibale si vendica atrocemente del tradimento, quindi da Salapia si sposta nell’agro salentino
-Q. Fabio Massimo junior conquista Arpi

Annibale occupa Taranto
-L’eccidio dei prigionieri tarantini, una insperata occasione
-La congiura
-Preliminari dell'attacco
-Occupazione e saccheggio della città
-L’assalto alla rocca
 Cap. XI La conquista di Siracusa e la prima disfatta di Herdonea
-Le magistrature dell'anno 212: fra gli eletti Cetego, Tuditano e Scipione, tre reduci di Canne
-La lettera dei reduci di Canne al Senato di Roma: Di chi fu la colpa della disfatta di Canne, nostra o di chi ci comandava?
-La disfatta di Canne prevista dal vaticinio di Gneo Marzio
-L’indolenza dei suoi abitanti, pregiudica la difesa di Capua
-La morte di Tiberio Sempronio Gracco
-Badio Campano sfida a duello Quinzio Crispino
-Annibale distrugge i volontari di Centenio Penula nelle campagne lucane
-Disfatto a Herdonea l'esercito di Cneo Fulvio Flacco
-Herdonea fa la sua comparsa nella guerra annibalica
-Cneo Valerio Flacco, a Herdonea, come Terenzio Varrone a Canne
-Claudio Marcello conquista Siracusa
-La morte di Archimede
-Il ritorno a Roma
-La campagna in Spagna e la morte degli Scipioni
-Lucio Marcio salva l’onore delle armi romane
 Cap. XII La resa di Capua. Annibale alle porte!
-Le magistrature dell'anno 211. Le legioni di Canne esposte ancora
al pubblico biasimo
-Tre eserciti romani stringono Capua in una morsa
-La Capua antica della quale parliamo
-La battaglia di Capua. I consoli romani piegano l'ostinata resistenza punica
-Annibale sotto le mura di Roma. La battaglia fra i due eserciti
impedita da un nubifragio
-Annibale alle porte!
-La resa di Capua. La capitolazione della città segna l'inizio della fine di Annibale
-La spiccata vendetta di Roma contro i traditori e le nefaste
conseguenze per la città
-Il giovane Publio Cornelio Scipione, comandante supremo
dell'esercito di Spagna
 Cap. XIII La distruzione di Herdonea la più grave disfatta dopo Canne
-Le magistrature dell'anno 210. Manlio Torquato rinuncia alla nomina consolare.
Marcello può utilizzare le legiones cannenses
-La guerra ad una svolta
-Marcello conquista Salapia con l'inganno
-Annibale vince la battaglia di Herdonea. Distrutta la città, ne deporta la
popolazione a Metaponto
-Herdonea come Canne
-Secondo Appiano Alessandrino, una sola battaglia
-Il tradimento, un gioco disperato
-La distruzione di Herdonea, la sconfitta più grave in Puglia,
dopo quella di Canne
-Secondo la moderna storiografia nessuna reduplicatio
-Scontro a Muro Lucano e distruzione di Thuriae
-Una battaglia navale nelle acque del Golfo di Taranto
-La caduta di Agrigento
-Scipione conquista Cartagena
-E venne a lui condotta una giovane donna
 Cap. XIV La battaglia di Canosa e la riconquista di Taranto
-Le magistrature del 209: uomini esperti al comando della guerra
-Tutti appiedati i reduci di Canne
-La battaglia di Canosa, una vittoria a caro prezzo
-La sconfitta. Annibale galvanizza i suoi ricordando la vittoria di Canne
-La rivincita. Che a Roma la notizia della vittoria giunga
prima di quella della sconfitta

La riconquista di Taranto
-L’ultima impresa di Quinto Fabio Massimo
-L’assedio
-L’inganno
-L’assalto
-Il massacro
-I Romani hanno il loro Annibale
-Fabio non cade nel tranello tesogli da Annibale
-Il definitivo declino della città bimare
L’irresistibile ascesa di un grande condottiero
-A Becula, Cornelio Scipione acclamato "imperator"
-Massiva, il giovane nipote di Massinissa
-Asdrubale decide di raggiungere il fratello in Italia
 Cap. XV La morte del console Marcello
-Le magistrature del 208: contestato Marcello, confermato Varrone!
-Il Senato affronta la questione tarantina
-I consoli scendono in Puglia alla caccia di Annibale
-L’agguato di Petelia. Tra le vittime della guarnigione tarantina, gli esuli di Canne
-La morte del console Marcello
-Le magistrature del 208: contestato Marcello, confermato Varrone!
-Il Senato affronta la questione tarantina
-I consoli scendono in Puglia alla caccia di Annibale
-L’agguato di Petelia. Tra le vittime della guarnigione tarantina, gli esuli di Canne
-La morte del console Marcello

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 Cap. XVI La disfatta del Metauro e la fine del sogno annibalico
-Le magistrature del 207: ritorna in auge Livio Salinatore
-Asdrubale attraversa le Alpi e assedia Piacenza mentre a Roma Livio Andronico compone un inno propiziatorio
-Ostilio Tubolo intercetta Annibale in marcia verso il nord e lo ricaccia nel Bruzzio
-Annibale sconfitto a Grumento
-Quando una lettera può far perdere una guerra
-Il console Nerone arringa i suoi uomini
-Il consiglio di guerra
-Asdrubale, accortosi che i soldati nemici sono aumentati, cerca un luogo più adatto alle imboscate
-La disfatta del Metauro. Coi 56mila Cartaginesi morti, vendicati i 50mila Romani trucidati a Canne
-La testa di Asdrubale annuncia ad Annibale la sua disfatta
-L’ingresso trionfale dei consoli a Roma
-Fondata Salinis, la nuova Salapia
-Lucio Scipione assedia e conquista Orongi, in Spagna
-Le navi romane saccheggiano le coste africane
-La guerra contro Filippo di Macedonia: molti movimenti, pochi risultati
 Cap. XVII Annibale e la Puglia
-La decennale presenza di Annibale in Puglia
-L’importanza dell'Apulia per Annibale ai fini del raggiungimento
del suo piano di conquista
-Canosa e Venosa, Arpi e Salapia: le città fedeli e quelle che tradirono
-I casi di Taranto e Brindisi
-Se la Puglia, dopo Canne, si fosse alleata ad Annibale,
la storia avrebbe forse cambiato il suo corso
-La Puglia dopo il Metauro
-L’annibalica, una guerra pugliese
 Cap. XVIII La conquista della Spagna svela un grande capitano
-Le magistrature del 206: le legioni cannensi ancora inoperose
-Un anno senza scontri. La grande occasione mancata
dal console Cecilio Metello
-Con la seconda vittoria di Becula, Scipione completa la conquista
della Spagna
-Scipione concepisce la conquista dell'Africa: dopo Massinissa,
propone l'alleanza a Siface
-Iliturgi e Castulone
-L’ammutinamento della guarnigione dell'Ebro e la rivolta degli Iberici
-La cauta ma inesorabile repressione degli insorti
-La repressione della rivolta degli Ilergeti
-L’alleanza con Massinissa
-Magone, persa Gades (Cadice), si rifugia alle Baleari
 Cap. XIX P. Cornelio Scipione l'antagonista di Annibale
-Le magistrature dell'anno 205: Publio Cornelio Scipione console alla unanimità
-Quinto Fabio Massimo attacca Scipione in Senato
-La sfrontata replica del giovane Scipione
-Magone parte dalle Baleari per l'Italia e distrugge Genova.
Roma gli manda incontro il proconsole Livio Salinatore
-Annibale nel Bruzzio, inoperoso, scolpisce nel bronzo le sue imprese
-Scipione parte per la Sicilia e fissa a Siracusa il centro operativo della guerra
-L’insurrezione di Spagna
-Con lo sbarco di Caio Lelio ad Ippona, inizia la campagna d'Africa
-Scipione ordina la riconquista di Locri
-Annibale e Scipione all'assedio di Locri: si misurano a distanza,
ma rimandano il confronto
 Cap. XX La campagna d'Africa e la controffensiva romana
-Le magistrature dell'anno 204: eletti consoli Cetego e Tuditano,
due reduci di Canne
-Il caso Locri al giudizio del Senato romano
-Scipione non solo è assolto dalle accuse, ma il Senato gli comanda
di affrettare i tempi dell'invasione dell'Africa
-Scipione concentra l'armata d'Africa a Lilibeo
-Le legioni di Canne chiamate a far parte della spedizione
-La partenza da Lilibeo
-Lo sbarco in Africa
-Massinissa
-Massinissa spiana la strada alla prima vittoria dell'esercito romano
-L’assedio di Utica
-I Castra Cornelia
-Annibale nel Bruzzio mette in fuga i legionari di Sempronio Tuditano;
poi lascia, su un oscuro campo di battaglia, 4.000 morti
 Cap. XXI La disperata difesa di Cartagine. Annibale richiamato in patria
-Le magistrature dell'anno 203: ma gli occhi sono tutti puntati
sull'impresa d'Africa
-La battaglia ai Castra Cornelia. Finite in un gran rogo le speranze
di vittoria cartaginese
-Siface e Asdrubale arruolano una nuova armata
-Scipione sbaraglia gli alleati ai Campi Magni e i Cartaginesi invocano Annibale
-La battaglia navale di Utica
-Massinissa, aiutato da Caio Lelio, riconquista il suo regno
-Sofonisba
-I Cartaginesi simulano di accettare le condizioni di pace,
mentre richiamano dall'Italia Annibale e Magone
-In attesa dello scontro decisivo
-Con la sconfitta di Magone a Mediolanum, tramontate
per Annibale le ultime speranze di rivincita
-La dubbia sconfitta di Annibale a Crotone
-La partenza di Annibale dall'Italia: il tramonto di un sogno
-Il lacerante rimpianto di Cann
e
 Cap. XXII La Puglia dopo Annibale una cicatrice non più rimarginabile
-La Puglia dopo Annibale
-Perché la Puglia
-La colonizzazione in Puglia dopo la guerra annibalica
-La Puglia post annibalica nel piano generale della politica romana
-La Daunia romana e "l’eredità di Annibale"
-Il Salento e i Messapi di fronte al conflitto tra Annibale e Roma

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 Cap. XXIII La battaglia di Zama
-Le magistrature dell'anno 202: nell'anno dell'incendio di Roma,
muore Quinto Fabio Massimo, Cornelio Scipione trionfa a Zama
-Due navi in vista delle coste africane: Annibale sbarca a Leptis Minor
-I Romani, fra speranza e angoscia, in attesa del supremo cimento
fra i due grandi generali
-Da Andrumeto a Zama: Annibale sceglie il terreno dello scontro decisivo
-L’incontro fra Annibale e Scipione
-Annibale: Sarebbe stato meglio che voi foste paghi del dominio
dell’Italia e non quello dell’Africa

-Scipione: Preparatevi alla guerra, poiché non foste in grado di garantire la pace
-Una lunga attesa fra speranza e inquietudine
-La battaglia di Zama chiude la seconda guerra punica e salda i conti con Canne
-Zama, la prima disfatta di Annibale, pur sempre un capolavoro strategico
-Scipione a Zama, una strategia da manuale
-Zama, una grande battaglia di rara raffinatezza strategica
-Una nave cinta di rami di ulivo. Scipione indica l'alternativa:
capitolazione o annientamento
-Annibale, sconfitto in battaglia, salva Cartagine dalla distruzione
imponendo la pace
 Cap. XXIV Con la fine della guerra nasce l'imperialismo romano
-Le magistrature del 201: Roma alluvionata e comizi in tono minore
-Asdrubale Capro guida la delegazione cartaginese a Roma
-Scipione detta le condizioni della pace: dure ma sopportabili
-Il trionfale ritorno di Scipione a Roma
-La distribuzione della terra ai reduci
-Le ripercussioni interne ed esterne della guerra: la nascita dell'imperialismo
romano e la conquista del Mediterraneo
 Cap. XXV Le legioni cannensi: dall'infamia di Canne al riscatto di Zama
-Le conseguenze militari della guerra annibalica
-Tabella comparativa del numero delle legioni sotto le armi (218-201)
-Le legioni in servizio negli anni 218-201 e il contributo delle popolazioni apule
-Dall'infamia di Canne al riscatto di Zama, la lunga odissea
delle legioni cannensi
-Mentre Paolo Emilio resta ucciso sul campo, Terenzio Varrone
fugge a Venosa
-Il tribuno militare Sempronio Tuditano ripara a Canosa con 600 cavalieri
-4.200 giungono a Canosa dall'accampamento maggiore. Scipione minaccia
di morte chi intende abbandonare la patria
-4.500 di quelli che si erano dispersi per i campi, raggiungono Varrone a Venosa
-Varrone trasferisce i suoi uomini a Canosa, dove si forma un esercito consolare
-La lettera del console Varrone
-Il Senato manda il pretore Claudio Marcello a Canosa
-I prigionieri di Annibale si paragonano ai rifugiati di Canosa e Venosa
-Le legioni cannensi dislocate sul fronte campano 215
-Il Senato ci ripensa e sposta buona parte delle legioni cannensi in Sicilia,
la rimanente parte nel Salento, fra Brindisi e Taranto
-Marcello legge al Senato una protesta dei reduci di Canne 212
-Assimilati ai transfughi di Herdonea 211
-L’agguato di Petelia 208
-In Sicilia con compiti di Polizia amministrativa 206
-Il riscatto di Zama 202
 Cap. XXVI Annibale e Scipione: due condottieri a confronto
Publio Cornelio Scipione, il vendicatore di Canne

-Un grande condottiero
-L’antagonista di Annibale
-Il trionfale ritorno a Roma di Scipione
-Profilo di Publio Cornelio Scipione l'Africano
-Scipione l'Africano inizia una nuova forma colonizzatrice
-Annibale e Scipione
Annibale, l'irriducibile nemico di Roma
-Dopo Zama
-Suffète di Cartagine
-Stratego in Siria, urbanista in Bitinia
-Il momento del congedo e dei bilanci
-La morte di Annibale
-Profilo di Annibale, l'uomo e lo stratega
-Annibale, l'uomo e il condottiero
-La limpida perfidia di Annibale nella fama del personaggio
-Il vero volto di Annibale
-Un mito intramontabile
-Annibale, il più grande dei condottieri ellenistici
-Annibale e Scipione: chi il più grande?
 Cap. XXVII La terza guerra punica e la distruzione di Cartagine
-Gli antefatti
-I primi due anni di guerra
149-147
-La fine di Cartagine 146

Appendici

Bibliografia: fonti

Gneo Marzio
Sileno di Calacte
coevo
Sosilo di Sparta
coevo
Lucio Cincio Alimento
coevo
Quinto Fabio Pittore
coevo
Quinto Ennio
239-169 a.C.
Marco Porcio Catone
234-149 a.C.
Polibio
200-120 a.C.
Lucio Celio Antipatro
II sec. a.C.
Quinto Claudio Quadrigario
I sec. a.C.
Diodoro Siculo
I sec. a.C.
Marco Tullio Cicerone
106-43 a.C.
Cornelio Nepote
90-30 a.C.
Publio Virgilio Marone
Strabone
64 a.C-20 d.C.
Livio Tito
59a.C.-17 d.C
Plinio il Vecchio
23-79
Sesto Giulio Frontino 40-103
Plutarco
46-125
Giovenale
50-127
Valerio Massimo
I sec. d.C.
Lucio Anneo Floro
I sec. d.C.
Pompeo Trogo
I sec. d.C.
Pomponio Mela
I sec. d.C.
Luciano di Samosata
120-180 d.C.
Silio Italico
I sec. d.C.
Appiano
II sec. d.C.
Aulo Gellio
II sec. d.C.
Cassio Dione
II-III sec. d.C.
Eutropio
IV sec. d.C.
Macrobio
IV-V sec.
Paolo Orosio
IV-V sec.
Zonara
prima metà XII sec.