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Appuntamenti

Gli avvocati Gironda e Medina
"Decisione che sembra il campo"
Gazzetta del Mezzogiorno (20 Settembre 2000)

Secondo gli avvocati Aurelio Gironda e Pasquale Medina, del collegio difensivo dei Matarrese, " la motivazione della sentenza della corte di appello è caratterizzata da una consequenzialità Iogico-giuridica incontestabile, segno di una lettura esatta, puntuale e argomentata delle norme disciplinanti la fattispecie sottoposta a giudizio", si legge in una nota diffusa dopo il deposito della motivazione. I due professionisti - Gironda è penalista, Medina è amministrativista - aggiungono che "questa lettura offre un ampio ed esauriente riscontro della disposta assoluzione (decisa con il dispositivo emesso il 5 giugno scorso, ndr) degli imputati con la formula più ampia, "perché il fatto non sussiste", nell'accertato presupposto che l'area interessata dall'intervento costruttivo non era sottoposta ad alcun vincolo paesaggistico in base a legge statale e/o regionale e che, quindi, del tutto legittimi sono stati sia gli atti di adozione ed approvazione della lottizzazione che le successive concessioni edilizie", spiegano nella nota gli avvocati Gironda e Medina. "Ci auguriamo che la motivazione della sentenza assolutoria, peraltro coerente con la precedente sentenza con la quale la corte di cassazione già nel 1997 ebbe a disporre il dissequestro di guanto nel frattempo costruito e in linea con le stesse conclusioni rassegnate dal titolare della pubblica accusa (il sostituto procuratore generale Massimo Piccioli, ndr) nel giudizio di appello - proseguono i difensori dei Matarrese - sia Ietta anche da chi non ha partecipato direttamente al processo, perché possa comprendere quanto del cosiddetto "caso Perotti" avesse effettiva valenza giuridica e quanto fosse invece frutto di considerazioni, spesso estemporanee, e, crediamo, quasi sempre prescindendo dagli atti processuali e dalla reale portata della disciplina vincolistica in materia paesaggistica", concludono.