Quei palazzi dividono i parlamentari
il
dibattito
m. c.(14 gennaio 2001)
«Quello
che dice il ministro Bordon è pura demagogia. Chi stabilisce
qual è lo scempio urbanistico?». Il senatore Mario Greco,
capogruppo di Forza Italia nella Commissione giustizia, vede Punta Perotti
in prospettiva, e critica le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi
dal ministro sul destino dellimmobile. «Se si deve parlare
di scempio, allora uno scempio è la struttura così comè
ora. Abbatterla? No, non labbatterei mai, perché conosco
lassetto urbanistico, so quello che diventerà la zona:
se si realizza il raddoppio del lungomare Perotti, cambia la prospettiva
e si possono sfruttare tutte le potenzialità che la costa offre.
Cè in proposito uno studio urbanistico di 20 anni fa, secondo
me il lungomare di Bari va vissuto».
E va avanti: «Parlo di ritrovi per i giovani, contenitori culturali,
pub per i turisti. Invece ora conosciamo solo Via Sparano e Bari vecchia:
il sindaco Di Cagno Abbrescia, che tanto meritevolmente ha fatto per
i baresi, dovrebbe spiegare loro che non ha realizzato solo "salotti
per la Bari bene". In realtà, quella di Punta Perotti è
stata una vicenda politica più che giudiziaria, sin dallinizio.
Se si fossero fatte sentire le voci politiche degli enti locali (Comune,
Provincia, Regione Puglia), forse i baresi avrebbero capito».
Un cenno alla vicenda giudiziaria. «Se realmente esiste una violazione
della legge Galasso afferma allora, daccordo, abbattiamolo.
Ma se i giudici hanno accertato il contrario, come fa il governo a intervenire
senza il parere dei cittadini rappresentati dal loro sindaco? Se il
governo interviene dallalto, come faranno i baresi a protestare
contro una decisione statalista? Quando Bordon parla, si dimentica che,
allepoca, alcune particelle rientranti nella concessione edilizia
erano del demanio».
Di tuttaltro avviso è lonorevole Gaetano Veneto:
«Punta Perotti è una spina nel fianco del barese
dichiara non si tratta di una posizione di sinistra, centro o
destra. Credo che valga, comunque, la pena di insistere su questo argomento,
che ha un grande valore eticosociale per tutta la città. Abbattimento?
Abbattimento sì, o comunque confisca. Il Comune potrebbe anche
riutilizzarlo a fini sociali con unoperazione diretta, o costituendo
una joint venture. Certo, la mia idea personale è quella di fare
pulizia, ma il muro contro muro non giova a nessuno. La cosa più
importante è che si faccia chiarezza, in queste condizioni non
può rimanere».
Datemi un piccone. Se lo avesse, il vicepresidente della commissione
parlamentare antimafia, Nichi Vendola, lo userebbe: «In tempi
non sospetti ricorda mi espressi per luso del piccone,
penso che fosse indispensabile contro quellorribile saracinesca,
è una violenza che prescinde il codice penale. È una violenza
contro i diritti del cielo, dellaria, del mare. Del cittadino
di non sentirsi assediato. Punta Perotti ha rappresentato il battesimo
di sangue per la cementificazione selvaggia che stanno preparando lungo
la costa. Sono felice quando si riscopre Pane e pomodoro o il centro
storico, ma non vorrei che fossero solo "salotti della Bari bene".
Mentre, intanto, con la lottizzazione della costa e con la Fibronit
siamo alla più grande campagna di devastazione. Non cè
dubbio, da sempre il cosiddetto "partito del mattone" è
il più grande e potente partito barese».