Lex pretura è pronta
a lasciare il lungomare
A
maggio scade il contratto. Gli uffici in via Tommaso Fiore
MARA CHIARELLI (3 gennaio 2001)
Meno quattro. È iniziato il count down per i sostituti procuratori
del tribunale di Bari, alloggiati, ancora per poco, nel palazzo della
ex Pretura circondariale al lungomare Perotti. Scade a maggio il contratto
di affitto, per circa 76 milioni di lire al mese, con la Cassa di previdenza
degli ingegneri ed architetti, proprietaria dellimmobile. A novembre
scorso, infatti, è stata comunicata la disdetta del contratto e
da allora ci sono sei mesi di tempo per «lasciare casa». Ma
niente paura: «Entro un paio di mesiassicura il presidente della
Corte dappello di Bari, Giacinto De Marcotutti gli uffici della
Procura saranno trasferiti al nuovo palazzo di giustizia, in via Tommaso
Fiore».
Tutto pronto, manca solo il certificato definitivo dei vigili del fuoco
che hanno già emesso quello provvisorio. Valigie da riempire e
trasloco prenotato: nei 21.544 metri quadri della nuova struttura, che
si trova su suolo comunale, troveranno sede tutti gli uffici, tranne Procura
generale, Corte dappello e ufficiali giudiziari, che resteranno
nellattuale palazzo di piazza De Nicola. Il tutto per una modica
cifra di tre miliardi 600 milioni (inclusa i.v.a.) lanno di affitto:
inizio locazione a fine lavori.
«Sicuramente ci è convenutochiarisce il presidente De Marcovisto
che il nuovo palazzo, quello che si deve ancora iniziare a costruire,
costerà qualcosa come 300 miliardi. Devono ancora avere i finanziamenti,
non sono ancora stati avviati gli espropri delle aree. Se ci mettono 20
anni a costruirlo, noi che facciamo? Restiamo in queste condizioni per
tutto il tempo?». Ma cè di più: a disposizione
dellattività giudiziaria sarà messa anche una «aula
protetta», che limpresa costruttrice Mininni s.a.s. realizzerà
su unarea attigua, sempre di proprietà comunale.
«Laula sarà realizzata su tre livellispiega De Marcosecondo
i moderni canoni di sicurezza: da una parte gli imputati, dallaltra
il pubblico, da unaltra ancora le stanze dei giurati». Le
spese di realizzazione saranno sostenute per circa un miliardo di lire
dalla ditta Mininni, che ha un debito con il Comune e per la restante
parte dallo stesso Comune. La predisposizione della struttura alle norme
di sicurezza e allutilizzo della videoconferenza, sarà finanziata
dal Ministero della Giustizia.
Entro febbraio potrebbe avere soluzione anche il problema dei maxiprocessi,
che troveranno ospitalità nello spazio della ex Pretura di Bitonto
(Bari): unaula blindata e attrezzata per il particolare tipo di
esigenza, come ha verificato larchitetto Scarcella per conto del
Ministero. Anche per lingresso dei detenuti in aula è stato
previsto un percorso «blindato»: i cellulari li trasportano
allinterno attraverso un tunnel sotterraneo. E nel caso gli imputati
fossero proprio tanti, il pubblico sarà ospitato al piano di sotto,
dove il processo sarà trasmesso in diretta su maxischermo.
Nel frattempo anche il tribunale per i minori cerca casa: sacrificato
nello stabile di via Tommaso Fiore, aspira ad una sede più adeguata
alle esigenze, possibilmente nei pressi di Palazzo di giustizia.
|
|
|