"Meglio
lesproprio"
Fusillo:
il governo non farà regali ai proprietari
RAFFAELE
LORUSSO (7 gennaio 2001)
«Acquistare
il complesso di Punta Perotti per abbatterlo? A prezzo di mercato non
è proprio il caso, a prezzo desproprio, invece, loperazione
si potrebbe fare...». Il senatore Nicola Fusillo, leader del Ppi
pugliese e sottosegretario allAmbiente, «corregge» il
ministro Willer Bordon. A suo giudizio, il governo può anche fare
un sacrificio economico, ma non deve fare un favore ai Matarrese: la «cancellazione»
del complesso residenziale costruito in riva al mare non può gravare
sulle spalle dei cittadini.
Sottosegretario Fusillo, in che cosa la sua proposta si differenzia da
quella del ministro Bordon?
«Qualche mese fa il ministro ha dichiarato che il governo avrebbe
potuto acquistare i palazzi per abbatterli. Io dico che va bene, ma occorre
cautela. Se acquistare i palazzi significa espropriarli per pubblica utilità
e, quindi, pagarli a prezzo desproprio va bene. Se la valutazione
deve essere fatta a prezzo di mercato, invece, non è il caso neanche
di parlarne: è chiaro che laffare lo farebbero gli imprenditori
e noi non possiamo permetterlo».
Con lesproprio, la sentenza che la Cassazione pronuncerà
il 29 gennaio diventerebbe irrilevante.
«Bisogna attendere con serenità il giudizio della Cassazione.
Il governo ritiene che i giudici della Suprema Corte possano chiarire
una volta per sempre questa vicenda triste per i baresi e per tutti i
pugliesi».
Anche lei si unisce al coro dei critici?
«Posso esprimere unopinione personale?».
Prego.
«Penso che per la città di Bari Punta Perotti rappresenti
un esempio negativo e inaccettabile. Quella costruzione non doveva neppure
essere iniziata. Ci sono grandi responsabilità di Regione e Comune.
Lamministrazione comunale, poi, si è addirittura lavata le
mani. Inammissibile».
Cassazione a parte, comè possibile venirne fuori?
«È chiaro che il problema è anche politico. Il governo
deve occuparsi di Punta Perotti perché è una cosa gravissima.
Bari non può essere conosciuta in Italia e in Europa per esempi
negativi come questo. La Puglia è la Regione con il maggior numero
di emergenze ambientali. Bisogna voltare pagina. Punta Perotti è
lemblema di unimprenditoria da mettere da parte».
È opinione di molti che, se la Cassazione dovesse riconoscere la
legittimità della costruzione, si potrebbe rimediare con la revoca
della concessione edilizia. Il problema, insomma, potrebbe risolverlo
il Comune per via amministrativa. Condivide questa tesi?
«Sono convinto che lamministrazione comunale debba fare chiarezza
su questa brutta vicenda. Esistono le condizioni perché, chiusa
la fase giudiziaria, siano chiariti i tantissimi dubbi che sono stati
sollevati nel corso degli anni. Al Comune non cè mai stato
un dibattito su questa vicenda: è ora che si faccia».
Lanno scorso il ministero dei Beni culturali blindò con un
decreto la costa barese. Il Tar ha accolto il ricorso di Comune e Regione
e ha sospeso quel provvedimento. Il braccio di ferro fra governo centrale
ed enti locali proseguirà?
«Nessuno vuole interventi dallalto. Comune e Regione, però,
devono riparare agli errori commessi nel passato. Da Punta Perotti deve
partire il riscatto della Puglia sui grandi temi ambientali, baresi e
pugliesi non possono restare con gli occhi chiusi».
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