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"Nemmeno il buon gusto
di fare costruzioni più basse"

Ancora adesioni alla campagna promossa
da "Repubblica" l’iniziativa

ANCORA tante le risposte al sondaggio promosso da "Repubblica". Numerosi i fax e le email che sono pervenute in redazione. Ecco che cosa hanno scritto i lettori.
«Oltre alla saracinesca di Punta Perotti bisognerebbe abbattere il teatro Margherita, saracinesca di corso Vittorio Emanuele, e tutti i megacartelloni pubblicitari (Bari è la città più incartellonata d’Italia). Avete notato che senso di libertà si prova dopo che il Comune ha rimosso i cartelloni in largo Due Giugno, in fondo a viale della Repubblica?».
Leopoldo Filippini, Bari.
«I palazzi di Punta Perotti devono essere abbattuti per il bene della città: sparirebbe così una bruttura. Parlare di legalità della costruzione è un po’ difficile perché molte leggi vengono approvate a proprio uso e consumo».
Giuseppina Civita, Andria.
«Premesso che mi auguro che il complesso di Punta Perorri venga alla fine eliminato, faccio alcune mie semplici considerazioni sulla mancanza, che a mio avviso c’è stata nel realizzarlo in quel modo, del minimo senso di rispetto per la città e per i cittadini. Se, infatti, ferma restando (per assurdo) anche l’attuale ubicazione e configurazione planimetrica dei palazzi, si fossero almeno abbassati gradualmente, in maniera opportuna, i vari corpi di fabbrica a partire dall’entroterra verso la linea della costa, l’effetto visivo della saracinesca non sarebbe stato così sgradevole e opprimente. È evidente che ciò sarebbe stato comunque solo un artificio e che quindi anche in tal caso sarebbe nata probabilmente la questione giudiziaria sul mancato rispetto delle distanze di legge che sappiamo. Una simile soluzione, però, tanto più apprezzabile quanto comprensibilmente meno conveniente, per gli esecutori dell’opera a causa del conseguente necessario "taglio" di alcuni volumi edificabili, avrebbe testimoniato di un’intenzione, nei riguardi dei cittadini di Bari, certamente migliore (quindi, almeno moralmente più accettabile) di quella di imporre loro l’"ecomostro" entrato a pieno titolo fra quelli nazionali. Ciò che è per contro apparso ai più come fatto senza tener conto della pubblica opinione e, perché no?, del senso estetico dei cittadini baresi».
Agostino Lancieri, Bari.
«Si tratta di una mostruosità edilizia, offende tutti i baresi e la città. Ci ha tolto l’orizzonte: va solamente abbattuto».
Tommaso Napoletano, Bari.

 
 


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