"Senza il bel lungomare
i baresi sono più poveri"

la lettera (7 gennaio 2001)

Un pomeriggio, uscendo dal soffocante centro murattiano per un po’ di refrigerio, ci eravano avviati con mia moglie lungo lo splendido lungomare, verso un bar che abbiamo frequentato da fidanzati, quasi trent’anni prima, quando lei, giovanissima, frequentava l’Università di Bari. Improvvisamente, vediamo il bellissimo lungomare sbarrato da orribili costruzioni, che da lontano pareva arrivassero sin dentro il mare. La visione era tanto inverosimile da sembrare un brutto incubo. Ora so che Bari, dopo aver avuto un uomo come Di Crollalanza (non sono certo un simpatizzante di quell’ideologia), che l’arricchì di quel lungomare, si ritrova oggi con gli onnipresenti e potentissimi Matarrese. Questi il lungomare lo deturperanno e taglieranno per sempre se l’orgoglio e la dignità dei baresi non insorgeranno compatti. I baresi, come tutti noi che viviamo intorno a questa città, hanno perduto prima il teatro Petruzzelli, ora il lungomare. Tutti siamo un po’ più poveri.
Domenico Riccardi, Matera