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Ha redatto per il Pm sullimpatto ambientale
Punta Perotti, Borri replica a Mattarese
Dino Borri (24 Giugno 2000)
La lunga intervista all'ing. Michele
Matarrese sul caso "Punta Perotti" nelle ultime righe mi chiama in causa
potenzialmente, veicolando l'idea di una mia posizione favorevole all'intervento e
contraria all'operato della magistratura inquirente. Per la rilevanza degli interessi
pubblici oltre che privati implicati, vorrei fornire ai lettori le seguenti precisazioni:
- il mio compito fu quello, nel 1997, della redazione della consulenza tecnica per la
valutazione dell'impatto ambientale dell'intervento, essendo già intervenute due altre
consulenze tecniche in materia, l'una giuridica e l'altra urbanistica; - nell'ambito della
consulenza descrissi la situazione fisica dei luoghi e delle cose e tratteggiai anche,
incidentalmente, la situazione tecnico- giuridica dell'intervento alla luce delle leggi
statali e regionali, al fine di collocare la valutazione d'impatto in un quadro esauriente
ai fini della conoscenza delle risorse ambientali presenti e del loro maggiore o minore
grado di vincolo legale; sulle mie valutazioni dei due ordini di situazioni non desidero
qui esprimermi in dettaglio, posta la riservatezza cui mi sento tuttora legato per la
delicatezza della procedura in corso; - nessun contrasto vi fu, all'epoca, per i contenuti
della consulenza tecnica, tra me e il sostituto procuratore dott. Roberto Rossi, di cui
fui consulente in piena libertà di opinioni; - pur nei limiti della succitata
riservatezza, desidero evidenziare il fatto che le conclusioni della consulenza in tema di
gravità degli impatti ambientali non confortano la tesi, potenzialmente desumibile dalla
parte finale dell'intervista, di una mia posizione- anche solo tecnica-di legittimazione
dell'intervento.
Dino
Borri |