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I Ds: in caso estremo si revochino la concessione edilizia ai costruttori
<Il caso Punta Perotti torni in Consiglio comunale>
Vito Angiuli segr.prov. Dario Ginefra segr. cittadino
(24 giugno 2000)

"I Ds di Bari auspicano che la motivazione della sentenza d'appello del processo Punta Perotti ed il probabile e necessario giudizio in Cassazione possano definitivamente chiarire responsabilità e ruoli in questa che è oramai divenuta una questione di rilevanza nazionale. Tuttavia crediamo che la discussione sviluppatasi in questi giorni sulla stampa nazionale e locale indichi a tutte le forze politiche locali la necessità di offrire un'ipotesi di risoluzione politica dell’affare Punta Perotti. E' in questo senso che riteniamo responsabile ed opportuna la richiesta, operata da diversi consiglieri comunali del centrosinistra in queste ore, di riportare la discussione nella sua sede naturale e cioè il Consiglio comunale di Bari, affinché possa essere verificata la percorribilità di ogni iniziativa volta a ridare alla nostra città la speranza di uno sviluppo che sia sostenibile e soprattutto programmato. A tal fine pensiamo che si debba considerare, come ex- trema ratio, anche la possibilità di revocare la concessione edilizia ai costruttori per porre rimedio alla grave offesa dell'ambiente recata dall'edificazione della "saracinesca". Assistiamo da troppi anni ad una serie di interventi che, muovendosi in una logica di spontaneità, violano la più elementare delle regole urbanistiche consolidate e cioè la messa a valore del territorio come risorsa collettiva che non può essere in quanto tale disponibile. La tutela dell'ambiente, cosi come dimostrano le recenti iniziative del Governo nazionale hanno portato all'abbattimento del "Fuenti" e delle strutture abusive costruite nella Valle dei Templi ad Agrigento, costituisce priorità reale per la promozione del territorio, vero valore aggiunto di ogni progetto di sviluppo. Punta Perotti rischia di essere solo l'inizio di un nuovo ciclo di interventi che, in una Regione cosi carente di regole per la tutela delle proprie risorse ambientali e paesaggistiche, potrebbe ridurre la costa sud di Bari a territorio di speculazioni, figlie di una deregulation purtroppo non sempre casuale, piuttosto che a naturale sede di un nuovo meditato e armonico sviluppo. Il Consiglio comunale di Bari deve riacquistare il ruolo che in troppe occasioni gli è stato sottratto, soprattutto negli ultimi anni. Bari deve riprendere a ragionare del suo futuro ricercando in luoghi quali i recenti Stati Generali non l'occasione per ratificare scelte già compiute da pochi, ma per rilanciare il suo ruolo, utilizzando le tante risorse imprenditoriali ed intellettuali presenti in città e peraltro sempre disponibili al confronto, con una strategia di governo che possa significare rilancio delle sue potenzialità purtroppo ancora inespresse. Le forze politiche della città non possono sottrarsi alla loro funzione di governo aspettando che altri, siano questi gli altri livelli del governo locale e nazionale ovvero la magistratura con il suo operato, suppliscano alle loro inadempienze. Punta Perotti deve essere l'esempio da dare a tutti coloro che, senza alcuno scrupolo, tentano di violentare la più grande risorsa di cui disponiamo: il nostro territorio con le sue bellezze naturali.

Vito Angiuli
segretario provinciale D.S.
Bari
Dario Ginefra
segretario cittadino D.S.
Bari

 

 



 

 

 

 

 

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