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ANDRIA |
ab. 90063
esten. 400 kmq
alt. 151 m
CAP 70031
56 km da Bari
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Grande centro con intensa
attività agricola (oliveti, vigneti, mandorleti) e una fiorente industria
alimentare |
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Castel del Monte
Fatto costruire intorno al 1240 per
volontà dellimperatore Federico II di Svevia, Castel del Monte è il più famoso
dei castelli pugliesi, e tra i più affascinanti edifici del Medio Evo occidentale.
Loriginalità architettonica del castello lascia grande spazio
allimmaginazione e riempie di magia limmenso territorio da esso dominato.
Acquistato nel 1876 dallo Stato
Italiano, in uno stato di conservazione assai precario, è stato oggetto di lunghi
interventi di restauro che ne hanno consentito il recupero. Per la sua unicità e il suo
misterioso fascino l'UNESCO ha inserito Castel del Monte nel 1996 nel patrimonio mondiale
dell'umanità. |
CENNI STORICI |
Le origini
di Andria, secondo un racconto mitico, risalirebbero a Diomede che, a ricordo della
propria patria, avrebbe dato alla nuova città il nome di "Andros".
Nei pressi di Andria doveva trovarsi la stazione Rudae o Budae della via Traiana, e
borgate vi dovettero sorgere nel medioevo attorno a chiese e a laure basiliane. Tra le
borgate è ricordato fin dal IX secolo il loco Andre, dipendente dalla contea di Trani.
Fu trasformata in "civitas" intorno al 1046, quando Pietro il Normanno, avendo
ottenuto nel Congresso di Melfi la città di Trani, da sottrarre ai bizantini, e il
circostante territorio per un raggio di 50 miglia, ampliò e fortificò gli altri cospicui
insediamenti umani di Andria, Barletta, Corato e Bisceglie.
La sua importanza crebbe coi re svevi, che la tennero in dominio diretto. Federico II la
predilesse, la beneficiò di esenzioni fiscali, e ne lodò pubblicamente la fedeltà. In
Andria gli nacque il figlio Corrado (1228), suo successore, e furono sepolte le sue mogli
Iolanda di Brienne, morta nel 1228 ed Isabella d'Inghilterra (morta a Foggia il 1241).
Durante il regno di Manfredi si ribellò ma, risottomessa, fu perdonata. Sotto gli
Angioini fu contea, poi ducato dei Del Balzo. Nel 1507 fu donata da Ferdinando il
Cattolico a Consalvo di Cordova in premio delle sue imprese; passò poi nel 1552 ai
Carafa, ai quali il ducato rimase fino alla fine del XVIII secolo. Rimasta fedele ai
Borboni, fu presa (23 Marzo 1799) e saccheggiata dal generale francese Broussier, col
quale militava, a capo della legione napoletana, il giovane Ettore Carafa, che venne poi
giustiziato dalla reazione borbonica.
La partecipazione all'impresa dei Mille di Garibaldi. con oltre 100 garibaldini guidati da
Federico Priorelli e da Niccolò Montenegro, apri un nuovo periodo di attività per la
città di Andria. Confiscati i beni ecclesiastici, abolito il grande latifondo, si
costituì una ricca borghesia terriera che diede impulso all'agricoltura, con coltivazioni
specializzate, e un fiorente artigianato, a cui fece riscontro una espansione edilizia,
anche di decoro architettonico (Palazzi Ceci, Marchio, D'Urso, Porro, ecc.); tanto, che
Andria non fu particolarmente coinvolta dallesodo della emigrazione clandestina
della fine del XIX secolo verso le Americhe. |
BORGO
ANTICO
Chiesa di Santa Maria di Porta Santa detta
"Santa" perché, secondo una discutibile tradizione popolare, fu attraversata da
S. Pietro e da S. Riccardo. Risale ai secc. XIII-XIV.
Chiesa di S. Agostino una delle più antiche della
città, costruita, insieme con il convento, dai Cavalieri teutonici nel sec. XIII e
dedicata a S. Leonardo. Dopo la distruzione di Andria del 1350, fu ricostruita dagli
Agostiniani scalzi, che la intitolarono a S. Agostino.
Chiesa di S. Nicola La tradizione la fa risalire al
1104. L'ampliamento allo stato attuale risale al 1349 ad opera del conte di Andria
Bertrando Del Balzo. La facciata della chiesa fu rimaneggiata in senso
neo-classicheggiante tra il 1804 e il 1805. L'interno è ad aula unica, con sei cappelle
laterali.
Palazzo Ducale dei Carafa Costruzione
tardo-rinascimentale con il portale a pilastri tristili bugnati, reggenti un ampio balcone
balaustrato. Addossata alla parete sud della Cattedrale una stele, con statua di S.
Riccardo, elevata il 1741, in occasione di una gravissima invasione di locuste.
Cattedrale di S. Maria Assunta La prima chiesa fu
costruita intorno al sec. XII, all'epoca della contea normanna. Dopo la distruzione di
Andria del 1350, la chiesa fu ricostruita ed ampliata il 1438 ad opera del duca Francesco
II Del Balzo e del vescovo mons. Giovanni Dondei. Tre navate si chiudono con tre archi
ogivali su un ampio transetto che le divide dal presbiterio, insieme con il grande arco
ogivale di Alessandro Guadagno (1494). A questa stessa data risale anche il
"cappellone" di S. Riccardo. Nel secolo XVIII fu aperto all'inizio della navata
di sinistra l'Oratorio del Santissimo. Nel 1844 la facciata fu interamente trasformata in
stile neo-classico dall'arch. barlettano Federico Santacroce. |
Nella
Cripta sono conservate le reliquie di due delle mogli di Federico II: Iolanda di Brienne e
Isabella dInghilterra.
Chiesa di S. Francesco Risale ai secc. XIII-XIV, completata il 1346 da Bonanno da
Barletta, al tempo dei Del Balzo. Faceva parte del vasto convento dei frati minori
conventuali confiscato il 1809 e trasformato in seguito in palazzo comunale. |
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ITINERARIO
DEI SANTUARI
Palazzo Comunale È l'ex convento dei frati francescani conventuali del sec. XIII,
confiscato il 1809. |
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Porta di S. Andrea o Arco di Federico II È una delle porte più
antiche di Andria normanna (sec. XI); ha un grande valore storico, perché attraverso essa
Federico II con la sua corte fu accolto dal patriziato andriese, che gli giurò fedeltà,
durante le note ribellioni relative alla VI Crociata. L'arco di Federico porta, appunto,
l'epigrafe: "Fridericus ad Andrianos - Andria fidelis semperaffixa nostris medullis
-1230". |
Santuario
di S. Maria dei Miracoli La Basilica è costruita sull'antica laura basiliana di S.
Margherita in lama, riscoperta il 1576. L'impianto si svolge su tre livelli con tre
chiese.
Santuario di S. Maria dellAltomare Sorto a fine sec. XVI sulla laura
basiliana di S. Sofia, è situato sotto il livello stradale e vi si accede da un'ampia
scalinata.
Santuario del SS. Salvatore Sorge dove, intorno all'anno 1000, vi era una chiesetta
dedicata a S. Maria di Trimoggia, accanto alla laura basiliana di S. Angelo in Gurgo.
L'attuale costruzione risale al 1901. |
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