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CANOSA


ab. 31.240
esten.150 kmq
alt. 105 m
CAP 70053
76 km da Bari


***

Graziosa cittadina della Puglia situata su una collina a dominio del Tavoliere meridionale, a destra del fiume Ofanto. Uno dei centri più popolosi della regione, la città occupa un posto di grande rilievo, principalmente nel settore dell'agricoltura e del commercio dei prodotti da essa derivanti (uva, olive, mandorle).


Sacro & Profano

punto.gif (855 byte)Sagra delle Frittelle e del Calzone di Canosa (febbraio)

punto.gif (855 byte)Processione Vivente (marzo/aprile, Sabato Santo)

punto.gif (855 byte)Fiera di Canosa (14-21 maggio) 105a edizione, prodotti agricoli, bestiame, artigianato

punto.gif (855 byte)Festa di San Sabino (31 luglio-1-2 agosto) Celebrazioni religiose e civile per onorare il Santo Patrono

punto.gif (855 byte)Sagra della Percoca (15 agosto)

punto.gif (855 byte)Sagra del vino Canusium DOC (10 novembre)

punto.gif (855 byte)Le "Fanove" (24 novembre-24 dicembre) Falò tradizionali dei giorni di vigilia nei vari quartieri

Itinerario archeologico
di Canosa di Puglia

La nascita di Canosa avvenne nei pressi del fiume Ofanto fra il VII e il VI sec. a.C., ma sono state rinvenute alcune tracce che fanno pensare a presenze umane sin dal 1400 a.C. Da piccolo villaggio di capanne, Canosa raggiunse il suo massimo splendore nell'età ellenistica grazie ai frequenti contatti con la civiltà greca.
In breve tempo si sviluppò notevolmente l'artigianato locale favorendo rapporti con Roma e tutta l'Italia meridionale.
Fu alleata di Roma nella famosa Battaglia di Canne, ma in seguito ad una ribellione venne punita e ridotta a semplice Municipio, continuò comunque l'artigianato ed in particolare la produzione della lana rossa di Canosa, nota per essere utilizzata prevalentemente come abbigliamento per i soldati.
Dal VI sec. d.C. la città fu sconvolta prima dalla guerra grecogotica, in seguito dall'invasione longobarda e infine fu distrutta dai saraceni nel IX sec. d.C.                                  

LA CATTEDRALE DI SAN SABINO

Se la datazione dell'edificio è incerta, sicura è invece la sua consacrazione avvenuta nel 1101 e la sua dedicazione a S. Sabino, vescovo dell'antico municipio di Canosium nel VI sec. che qui fu sepolto. Delle murature originali resta l'abside aperta da tre grandi monofore e un tratto della testata del transetto destro. La facciata primitiva fu abbattuta intorno al 1885,

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mentre venne risparmiato il portale architravato di marmo greco, trasferito sulla nuova facciata. All'interno ha subito varie manomissioni, ma resta lo schema originario: tre navate di cui la centrale coperta da due cupole a baldacchino in asse. Una particolare attenzione meritano le diciotto colonne di spoglio e i relativi capitelli, in parte di spoglio e in parte scolpiti appositamente per la cattedrale. Sotto il presbiterio si estende la cripta a tre navate divise da sei colonne. La navata centrale è coperta a botte, le laterali a vela. I capitelli corinzi, con aquilette ad ali spiegate, sono ascrivibili al sec. V. Sempre all'interno troviamo due pregevoli opere dell'XI sec.: il pulpito e la cattedra vescovile. Il primo opera di Acceptus ha una struttura semplice: una cassa quadrata poggiante su quattro pilastrini ottagonali con capitelli a fogliame stilizzato. La seconda, collocata dietro l'altare maggiore, è opera di Romualdo, come testimonia un’iscrizione all'esterno del bracciolo sinistro. Il sedile con alto schienale cuspidato è sostenuto da due elefanti che sembrano incedere frontalmente. Uscendo per la porta laterale aperta nella testata sud del transetto, troviamo la Tomba di Boemondo: si tratta di un mausoleo quadrato sormontato da una cupola su un tamburo ottagonale. L'interno, totalmente disadorno mostra solo due capitelli del sec. XI. Sull'ingresso la pregevole porta bronzea con imposte asimmetriche.


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