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CENNI STORICI |
La
cittadina di Adelfia, prima che così fosse nominata (regio decreto del
29 settembre 1927) raggruppava i due comuni di Canneto e Montrone.
Canneto ha unorigine antichissima come dimostrano i numerosi
reperti archeologici affiorati nel circondario. Secondo la ricostruzione degli storici fu
frazione e necropoli della vicina Celiae, la cui posizione geografica era sulla direttrice
che dall'Adriatico portava allo Ionio. La nascita del borgo risale invece al secolo XI, e
precisamente durante gli anni in cui i Normanni guidati da Roberto il Guiscardo furono
occupati nellassedio di Bari (1067-1071). Lattuale territorio di Canneto, per
le possibilità mimetiche offerte da estesi filari di canne (di qui il toponimo Cannitum),
sarebbe stato scelto dai comandanti normanni come luogo idoneo per laccampamento e
loccultamento delle loro truppe.
Dei vari feudatari che si susseguirono negli anni si conservano ancora oggi gli stemmi
collocati sull'arco dell'orologio, sulla torre normanna, sulla facciata dei palazzo
marchesale anteriormente e posteriormente, sulla facciata della cappella di S.Maria della
Stella, nella parte interna della cappella e infine sul Casino di don Cataldo sulla via
per Bitritto.
Montrone fu abitata già nell'epoca preromana e fu terra di
passaggio per gli invasori : Goti, Greci, Longobardi, Franchi, Saraceni e Normanni.
La nascita "ufficiale" di Montrone risalirebbe, secondo la tradizione, al
982, quando un commerciante greco di nome Roni Sansech si sarebbe fermato in questa zona
che ben si prestava con i suoi pascoli al commercio di ovini e bovini. Il villaggio sorto
su un'altura prese dal Roni il nome di Monteroni. Il primo documento storico, tuttavia, in
cui si menziona Canneto e Montrone, risulta la bolla del papa Alessandro Ill del 1172 in
cui sono indicati i paesi soggetti all'autorità dell'arcivescovo di Bari. Nel 1799 i due
comuni sostennero, in termini logistici, le truppe rivoluzionarie, anche se la popolazione
fu in ogni caso ostile ai francesi e sostanzialmente fedele alla dinastia borbonica.
Arte
La chiesa Madre di Montrone si ritiene abbastanza recente, così come si evince
dalla data (1711) riportata sulla facciata principale. La Chiesa Madre di Canneto fu
ricostruita su di una antica chiesetta preesistente nel 1761 ed ampliata nel 1763, ha una
forma di croce latina ed è dedicata alla Immacolata la cui Immagine troneggia sul fondo
della chiesa. Gli altari laterali sono sormontati da due grandi tele di autore ignoto
raffiguranti l'Annunciazione e la Crocifissione, e in quello di destra si conservano le
reliquie dei Santo protettore di Canneto: S.Vittoriano.
La Cappella di Santa Maria della Stella, voluta da Alfonso Balbiano, signore di
Canneto, nel 1186, per la miracolosa guarigione della moglie Stella Beatrice Galtieri,
avvenuta nella Pasqua di quell'anno. Sull'altare maggiore domina il quadro della Madonna e
sugli altari laterali ci sono due tele raffiguranti S.Antonio da Padova e un santo vescovo
portato in gloria.
La Cappella della Madonna del Principio fu costruita nel 1086 ed ingrandita nel
1521 sopra di una antica cappella risalente alla fondazione di Montrone, è al primo posto
come importanza ed antichità. Stando alla tradizione, un prete greco, congiunto dei
fondatore Roni, dipinse verso il Mille la Vergine che fu chiamata " dei Principio
".
La Torre normanna fu fatta costruire da Alfonso Balbiano nel 1146 e completata
circa sette anni dopo. Era provvista nelle fondamenta di un lungo tunnel che attraversando
un tratto della campagna circostante, finiva a circa un quarto di miglio in direzione
Acquaviva. Il tunnel, come è facile arguire, serviva come via di fuga nei casi di
pericolo per gli occupanti la torre. Di struttura architettonica tipicamente normanna
(basti notare la base quadrangolare) proteggeva e segnava i limiti dei palazzo del
Signore.
Il Castello delle Fascine, sulla provinciale che collega il comune di
Adelfia con quello di Loseto, è detto anche "Casina Don Cataldo", dal nome dei
secondi proprietari. In realtà si tratta di un castello in viva pietra bianca locale a
pianta regolare, quasi quadrata, con quattro torrette a forma semicircolare, con balconate
angolari e diverse finestre di adeguato stile architettonico e di equilibrata armonia.
L'epoca di costruzione risale al secolo XVII ed è dovuta al marchese di Canneto: Carlo
Tommaso De Nicolai. |
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