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CASTELLANA GROTTE |
ab. 18.318
esten.68 kmq
alt. 290 m
CAP 70013
40 km da Bari
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Piccola cittadina dall'ampio territorio costituito da terrazzamenti, colline e doline,
interamente coltivate, impreziosito principalmente dalle incantevoli e vicine grotte (il
più spettacolare complesso speleologico conosciuto in Italia).Economia
prevalentemente agricola e industriale con un considerevole sviluppo turistico.
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Sacro & Profano
Giochi
delle Contrade (gennaio) I sei rioni castellanesi: Caroseno, Casalicchio,
Macerasa, Porta Grande, il Salvatore, San Vito, si cimentano in gare di gastronomia e gare
ludiche in costumi tradizionali.
La
Notte delle Fanove (11-12 gennaio) Sono dei grandi falò di forma conica
che vengono fatte ardere tutta la notte dell'11 per accogliere l'immagine della Madonna
della Vetrana il 12, perchè la Madonna possa scaldarsi.
Processione
dell'Addolorata e di Cristo Morto (aprile, Sabato Santo) con partenza è arrivo nella
Chiesa di Sant'Onofrio.
Festa
d'Aprile (ultima settimana d'aprile) E dedicata a Maria SS. della Vetrana. Gara di fuochi
pirotecnici, lancio dei palloni, concerti musicali e la Processione solenne con il corteo
dei Santi che precede la Madonna.
10a
RASSEGNA NAZIONALE DI TEATRO SCOLASTICO 'MARIA BOCCARDI' - 'Speranze Giovani 2000'
(maggio)
Concorso
Ippico Nazionale di Salto ad Ostacoli (giugno)
Vetrina
dell'Artigianato, Commercio e Agricoltura (luglio)
Sagra
della 'Mbanata (luglio) piatto tipico castellanese.
Sagra
dell'Orecchietta (luglio)
Festa
di Maria Ss. Consolatrice e di San Leone Magno (21 agosto) Celebrazioni religiose e
civili per i Santi patroni.
Festa
Di San Nicola (agosto) Festa campestre che si tiene nella omonima chesetta in Contrada
Genna.
Fiera
del Caroseno (7-8 settembre) Grande fiera-mercato dell'artigianato, abbigliamento,
alimentari e macchine e strumenti agricoli, Sagra del Pollo e del Coniglio.
Festa
dell'Addolorata (terza domenica di settembre) in concomitanza occasione la Sagra
delle Frittelle ed il lancio del pallone aerostatico di carta.
Festa
di S. Francesco (4 ottobre) Spiedi di carne arrostita e le caldarroste davanti
al Convento dei Francescani. |
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Castellana Grotte è famosa in tutto il mondo soprattutto per la unicità
e la rara bellezza delle Grotte, un complesso speleologico tra i più noti che
dista 2 chilometri dal centro abitato. La magia delle stalattiti e delle stalagmiti, i
loro giochi di colore e di luce, le loro incantevoli sculture fanno delle Grotte di
Castellana una delle più importanti mete turistiche della Puglia. |
CENNI STORICI |
La più antica testimonianza
di vita risale al Neolitico e riguarda la Grotta Pacelli (nellestremo
territorio occidentale di Castellana), dove gli scavi archeologici hanno riportato alla
luce abbondante materiale cultuale e artistico, che attesta un uso frequente di questa
cavità da parte di parecchie comunità. Per avere notizie dalle fonti scritte
sullesistenza di nuclei abitativi bisogna attendere il X secolo. In questepoca
alcune delle più antiche pergamene del monastero benedettino di Conversano attestano
lesistenza di un vico Kastellano, situato intorno ad una chiesetta dedicata a S.
Magno. Si trattava di un modesto raggruppamento di dimore rurali, non contraddistinto da
opere di fortificazione. Nel 1087 il territorio, compreso di case, chiesette rurali
nonché degli abitanti, fu donato dal normanno Goffredo, conte di Conversano, al
monastero di S. Benedetto. Per secoli, dunque, le badesse mitrate di S. Benedetto
esercitarono per mezzo di un loro vicario una giurisdizione quasi vescovile su Castellana.
In occasione della lotta intrapresa da Ladislao di Durazzo contro Maria
dEngnhien, principessa di Taranto, i popolani riuscirono a carpire al re un
diploma che affidava il territorio al demanio regio. Il diploma fu poi successivamente
ritratto dal re, e la comunità ritornò nuovamente sotto legida delle badesse.
Della successiva e ostinata resistenza dei castellanesi nei confronti del potere delle
badesse, si avvantaggiò il principe di Taranto, Giovanni Antonio Orsini Del Balzo,
il quale divenuto signore di Conversano verso il 1440 si impossessò di fatto di
Castellana. LOrsini Del Balzo donò il feudo appena acquisito a sua figlia Caterina,
in occasione del matrimonio di questa con Giulio Antonio Acquaviva. Il feudo fu
dunque incorporato dalla grande casata degli Acquaviva di Aragona. Un possesso che
durò, quasi senza interruzione, sino alla soppressione della feudalità avvenuta nel
1806.
LA CITTADINA
Castellana Grotte possiede un centro storico discretamente conservato, ricco di
palazzi gentilizi del XVII e XVIII secolo. Numerose chiese costellano la citta' e il
centro storico: la Chiesa Madre, e' ricca di dipinti rinascimentali e barocchi; la Chiesa
di S. Francesco d'Assisi, racchiude ricchi altari barocchi, adorni di statue in pietra
e di intagli risalenti al XVIII secolo. Interessante e' il Convento dei Frati
Francescani, dove la chiesa annessa e' dedicata alla Madonna della Vetrana,
protettrice di Castellana Grotte, venerata per aver salvato la popolazione dalla
peste nel 1691. Tale avvenimento viene ricordato nella festa dei Falo' dell'11
Gennaio.
Nel Convento Francescano si conserva anche un
bellissimo Presepe di antica costruzione. Notevole anche la Chiesa del Caroseno,
con uno splendido altare. |
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